Il nuovo anno si apre con una importante Sentenza nell’ambito del diritto web.
La pronuncia, pubblicata il 5 gennaio 2021 dalla Corte d’Appello di Milano, vede condannato il colosso Facebook a risarcire una piccola start up italiana di sviluppo software (Business Competence srl), per violazione del diritto d’autore ed “appropriazione parassitaria di investimenti altrui”.
Il risarcimento, già riconosciuto dai giudici di primo grado, seppur in misura nettamente inferiore, viene notevolmente aumentato dalla Corte territoriale di Milano fino a raggiungere la ragguardevole somma di 3,8 milioni di euro. Il caso raggiungerà sicuramente la Cassazione, visto l’ammontare della condanna e la risonanza della questione che ha già superato i confini nazionali.
Secondo i giudici milanesi, il colosso di Zuckerberg si è appropriato dell’idea posta alla base dell’app “Faround” ideata dalla piccola società milanese nel 2012, società che per prima ha ideato e usato la funzione “Amici nelle vicinanze”.
A soli due mesi di distanza dall’invenzione italiana, il colosso californiano aveva proposto agli utenti di scaricare la sua “Nearby Places”. Quest’app, però, secondo Business Competence è identica alla propria per “concept e format”, ad eccezione soltanto degli aspetti grafici. Una tesi condivisa dai giudici civili di primo grado che già avevano condannato Facebook al risarcimento di 350 mila euro.
Nella sentenza, scrive la Corte, non è provato che “Nearby Places sia stata sviluppata in modo autonomo da Facebook rispetto a Faround”, per tale motivo conferma la condanna in primo grado ed aumenta il quantum del risarcimento.