Maxi annullamento di oltre €. 40.000,00 di Imu del Comune di Lucca: accertamenti mai ritualmente notificati al contribuente (C.T.P. di Lucca, n° 250/20)

La Commissione Tributaria Provinciale di Lucca, con la sentenza n° 250/20, ha annullato l’ingiunzione di pagamento con cui il Comune di Lucca, ente creditore, richiedeva il pagamento di oltre €. 40.000,00 di IMU al contribuente, difeso dall’Avv. Maurizio Naseddu e Avv. Giovanni Silvestrini dello Studio Legale Tributario Arcadia, in relazione a precedenti avvisi di accertamento degli anni di imposta dal 2011 al 2015.

Il contribuente, nel corso del processo, contestava di non aver avuto notifica dei citati avvisi di accertamento Imu da parte del Comune di Lucca, il quale intendeva promuovere pignoramenti nei confronti del cittadino.

La sentenza e l’annullamento del debito Imu

I giudici tributari accoglievano dunque la linea difensiva del contribuente, in quanto il Comune di Lucca, rappresentato dal proprio ente della riscossione:

“non ha dimostrato di aver regolarmente notificato gli avvisi di accertamento di cui il ricorrente dichiara di avere mai ricevuto la notifica, che quindi si deve ritenere non avvenuta ritualmente”.

La sentenza ha statuito quindi l‘annullamento definitivo del debito Imu di oltre €. 40.000,00; la decisione è divenuta definitiva, poiché l’Ente creditore non ha impugnato la sentenza.