Annullato debito fiscale di oltre €. 1.700.000,00: l’esdebitazione del cittadino prevale sui “vecchi” debiti derivanti da avviso di accertamento (C.T.P. di La Spezia, n° 83/21)

La Commissione Tributaria Provinciale di La Spezia, con la recente sentenza n° 83/21, ha annullato l’enorme debito imputato al contribuente, difeso dall’Avv. Federico Marrucci e l’Avv. Maurizio Naseddu dello Studio Legale Tributario Arcadia.

In particolare, il cittadino riceveva la richiesta di pagamento di oltre €. 1.700.00,00, derivante – soprattutto – dall’avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate di La Spezia, in tema di Iva ed Irpef.

L’annullamento del debito fiscale: la difesa del contribuente

Il ricorrente lamentava che tale somma non poteva essere incassata dal Fisco, in quanto il contribuente, dichiarato fallito dal Tribunale nel 2010, aveva avviato la procedura di esdebitazione nel 2017, al fine di rendere inesigibili i debiti fiscali passati.

Di questi importi richiesti l’Agenzia delle Entrate si era insinuata al passivo nella procedura fallimentare.

Dunque, l’interessato chiedeva ai giudici l’annullamento dell’enorme debito, del tutto illegittimo, nonchè la condanna dell’Erario al pagamento dei danni per aver erroneamente imputato al contribuente un credito ormai inesigibile.

La decisione dei giudici: annullamento totale del debito fiscale

Il Collegio accoglieva il ricorso del contribuente, annullando totalmente il debito tributario con la seguente motivazione:

“ne discende l’inesigibilità, da parte dei creditori, fra i quali è certamente compresa l‘Agenzia delle Entrate della Spezia, insinuatasi nel fallimento, delle pretese creditorie risalenti al periodo 2001/2009, di cui alle intimazioni di pagamento oggetto del contendere”.

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